Testimonianza Vincenzo Scala _
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Nella foto soprannaturale si può osservare quella che il nostro Pastore chiama LA PALLA DI FUOCO. Storia già narrata e descritta nel nostro giornalino “FONTE DI VITA” numero 23 pag. 8. Questo evento soprannaturale accompagna il nostro ministero da molti anni, continuando a ripetersi in varie occasioni dando chiara testimonianza che Dio è con noi compiendo, come dice nella Sua Parola, segni, prodigi e miracoli. Ormai questo evento glorioso, questa manifestazione soprannaturale, è entrata a far parte anche della mia vita ripresentandosi il 13 AGOSTO dell'anno 2006, in occasione della ricorrenza del mio 25° anniversario di matrimonio quando, insieme a mia moglie Francesca, non solo abbiamo ricevuto la benedizione di Dio attraverso il nostro amato Pastore e f.llo in Cristo Salvatore Fiorino, che unto dallo Spirito Santo ci ha benedetto alla presenza di tutto il popolo di Dio, ma anche da Dio stesso che ha voluto suggellare il nostro matrimonio rendendosi visibile attraverso questo evento, proprio nel giorno e nell'ora del nostro anniversario. Probabilmente i molti presenti di quel giorno, anche se insieme a noi commossi dalla cerimonia e dalla presenza potente dello Spirito Santo, hanno considerato la nostra cerimonia un normale evento di chiesa, ma per me e mia moglie invece, è stato un qualcosa di unico. La benedizione di Dio stesso, nell'inizio di una nuova vita matrimoniale in Cristo Gesù, a Dio sia tutta la gloria. A questo punto, credo che sia doveroso da parte mia raccontare la mia testimonianza nel Signore e dell'opera grande che ha fatto nella mia vita e in quella della mia famiglia, cercando di essere il più breve possibile ma dando la giusta gloria a Dio.
Gloria a Dio! Gloria al Signore! Alleluia. Sembrano parole molto semplici da pronunziare, eppure per me molto tempo fa erano impossibili. Infatti, fino all'età di circa 19\20 anni, pur essendo nato da una famiglia cattolica mi definivo ateo. Ma grazie a Dio nel Suo meraviglioso piano di amore e di salvezza, non ha dimenticato nessuno, nemmeno quelli che come me negavano la Sua esistenza. La mia storia nel Signore è iniziata molti anni fa, quando nella piccola azienda dove lavoravo, fu assunto anche un giovane di poco più piccolo della mia età. Questo mio collega di lavoro era di famiglia evangelica, ed evangelico praticante. La cosa che subito mi stupì in lui, era che quando parlava del suo Dio, del Signore e Salvatore Gesù Cristo, ne parlava come se fosse una persona vivente, come un qualcuno al quale si potesse confidare parlandoGli ogni giorno. Io da ateo qual ero, cercavo di stuzzicarlo con l'intenzione di metterlo in difficoltà nella sua dottrina, cercando di fare discorsi umani, razionali, scientifici, ma riscontravo che in ogni discorso o ragionamento umano, trovava sempre la giusta spiegazione per lasciarmi convinto che aveva sempre ragione la Parola di Dio. Questo fenomeno iniziò ad attrarmi, nel senso che se prima come ateo facevo dei ragionamenti basandomi sulla scienza e su tutto ciò che era razionale, iniziai a convincermi che probabilmente parte di quello che fosse scritto nella Parola di Dio era vero e che di questo Dio che tanti ne parlavano, molto presumibilmente esistesse davvero.
Poiché parlavamo quasi giornalmente di Gesù, del Suo piano Divino e delle tante cose scritte nella Parola di Dio, vi furono alcune che venendone a conoscenza, fecero breccia nel mio cuore e nella mia mente. Una di queste fu una frase molto semplice, ma che per me da allora è stata una vera e propria ancora di salvezza in molte situazioni cioè: "OGNI ALBERO SI RICONOSCE DAL SUO FRUTTO, SE IL FRUTTO E' BUONO L'ALBERO E' BUONO SE IL FRUTTO E' CATTIVO L'ALBERO E' CATTIVO" (Matteo 7:17). Infatti, probabilmente, anche a causa della mia giovane età e forse anche per una questione caratteriale, riscontravo che c'erano persone, con le quali pur non conoscendole, nutrivo subito una grande simpatia, altre invece pur non avendomi fatto nulla di male le mettevo da parte. Sì, questa semplice frase sperimentandola e mettendola in pratica ha fatto cambiare tutti i miei approcci con le persone, ricevendo in molte occasioni ritorni più che positivi da questo mio nuovo atteggiamento dovuto all'insegnamento di una sola frase della Parola di Dio. Difatti, già da questa semplice frase ho capito che il nostro buon Dio non solo ci chiama ad investigare le scritture e quindi a conoscerle nell'intimità del messaggio spirituale, ma ci chiama a sperimentare e a mettere in pratica su noi stessi ciò che è scritto nella Sua Parola. Un’altra cosa che mi ha tolto ogni dubbio, è il dono dello Spirito Santo con la manifestazione di lingue nuove. Dono che io pur essendo nato da una famiglia cattolica non ne avevo mai sentito parlare, infatti molte persone, se sono cattoliche lo sono per tradizione, per discendenza, ma la maggior parte di esse, in tutta la loro vita hanno letto poco o niente dalle sacre scritture. A questo punto da ateo dovevo per forza convenire che se esiste il soprannaturale e i doni dello Spirito deve esistere per forza anche Dio. Nel frattempo questo mio collega cambiò lavoro e quindi ne persi i contatti, però quella realtà, quella verità biblica non si cancellò più dalla mia mente. Così passarono alcuni anni ed io essendo debole nella fede, decisi insieme alla mia compagna di sposarci nella chiesa cattolica giusto per non ferire i sentimenti dei nostri genitori che erano cattolici per tradizione. Subito dopo vennero i nostri due figli Maria ed Antonio e di lì a poco iniziò il nostro travaglio coniugale. Mia moglie è sempre stata in casa ad accudire marito, casa e figli. Ed io che ringraziando il Signore ho sempre lavorato, il lavoro non mi è mai mancato, non abbiamo avuto mai problemi economici o di altro genere, eppure nonostante tutto, il nostro rapporto coniugale iniziò ad andare in crisi pur senza una ragione valida, nel senso che si litigava anche per cose di poco conto senza una giusta ragione, il litigio era all'ordine del giorno e molte volte le liti erano violenti, non passava giorno che non si litigava, fino al punto che il nostro matrimonio ormai era quasi fallito, con la conclusione che io, non vedevo l'ora che i miei figli fossero divenuti maggiorenni per separarmi definitivamente da mia moglie, e mia moglie era arrivata al punto che pur vivendo nella stessa casa cercava di evitarmi per non litigare. A questo punto Dio ha avuto pietà di noi e ha steso la Sua mano potente nel modo che andrò a descrivervi di seguito. In alcuni giorni della settimana, mia moglie Francesca ed io notavamo dal balcone di casa nostra, che ad una certa ora della giornata veniva un pulmino bianco con scritto su più parti “Chiesa Cristiana Evangelica”, e sia io che lei guardavamo
quasi con invidia queste persone che puntualmente venivano raccolte per recarsi in chiesa ad adorare il loro Dio. Probabilmente tutti e due bramavamo la voglia di avvicinarci al nostro Dio, infatti anche a casa mia tante volte ho parlato del Signore Gesù e dei tanti discorsi biblici fatti con il mio collega evangelico. Un giorno, mentre mia moglie Francesca era particolarmente afflitta a causa dalla perdita recente di suo padre, due donne abitanti del nostro stesso stabile e passeggeri abituali del pulmino di cui sopra descritto, munite di un volantino bussarono alla porta di casa e la invitarono ad assistere al culto domenicale nella loro chiesa in occasione della venuta del Pastore generale proveniente dalla Sicilia. Mia moglie a questo invito scoppiò in lacrime, ringraziando di tutto cuore Dio che aveva ascoltato le sue preghiere perché già da tempo desiderava recarsi in quel luogo di culto per confidare nel Signore Gesù e per cercare di ritrovare quella pace e serenità ormai da anni perduta. La sera stessa appena tornato dal lavoro mia moglie mi informò dell'invito ricevuto ed ancora emozionata dell'intervento divino, mi espresse il desiderio di voler partecipare a quel culto domenicale, non me lo feci ripetere due volte e subito accettai sicuro anch'io che Dio sarebbe intervenuto con potenza nelle nostre vite salvando il nostro matrimonio ormai quasi fallito. Da premettere che sia io che mia moglie più volte avevamo già fatto di tutto per trovare unione, pace e serenità nel nostro rapporto ma avevamo fallito, è come se tra di noi ci fossero state sempre delle entità negative che ci spingevano uno contro l'altro per portarci alla distruzione definitiva della famiglia. Quella domenica ci recammo in quella chiesa e ricordo che fu un giorno indimenticabile, una giornata ricca di benedizioni piena di cose mai viste, persone che ad inizio culto testimoniavano delle cose grandi che Dio aveva operato nella loro vita, canti di lode accompagnati da suoni per dare gloria al nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo ed infine la Parola potente data dai servitori di Dio, il Pastore generale Antonino Chinnici proveniente dalla Sicilia così come descritto nell'invito, ed il conduttore della chiesa locale il Pastore Salvatore Fiorino anch'esso di origine siciliana ma qui a Napoli su preciso mandato ricevuto direttamente da Dio. Altra cosa che ci colpì subito, fu l'amore fraterno che accomunava tutti, effettivamente traspariva il fatto di far parte di una grande famiglia, dove c'era amore degli uni verso gli altri. Inizialmente anche se felice nel cuore, nella carne ero un po’ diffidente sia nei riguardi dei fratelli che del Pastore della chiesa. Infatti da ex cattolico anche se non praticante, ricordavo il detto popolare «fai quello che ti dico ma non fare quello che faccio», (e questo lo dicono anche i cattolici praticanti) nel mio cuore ero convinto che anche in questa comunità le cose andassero più o meno così. Così anche in questa occasione il Signore impressionò nella mia mente ancora una volta la famosa frase biblica prima citata cioè “OGNI ALBERO SI RICONOSCE DAL SUO FRUTTO SE IL FRUTTO E' BUONO L'ALBERO E' BUONO SE IL FRUTTO E' CATTIVO L'ALBERO E' CATTIVO”. Con il passare dei mesi e poi degli anni, mi son dovuto ricredere, ho imparato molto da queste persone, perché ho constatato che alcune, anche se con poche forze, fanno di tutto per piacere a Dio. Più di tutti ancora, ho imparato ad apprezzare il Pastore della chiesa, oggi il mio Pastore, l'amato f.llo Salvatore Fiorino che ha consacrato tutta la sua vita per il nostro Signore Gesù Cristo, sacrificio condiviso e sopportato insieme, da tutta la sua famiglia, che Dio li benedica. Secondo il mio modesto parere, di queste persone consacrate a Dio così come Dio richiede, ne possiamo trovare ben poche ormai su tutta la faccia della terra, perché la corruzione ormai è entrata dappertutto, anche in molte chiese e denominazioni, al punto che, molti di coloro che predicano l'evangelo, amano cogliere solo i frutti piacevoli dell'Evangelo di Cristo, mettendo tutti i pesi e le sofferenze da parte. Invece, come dice sempre il mio Pastore "Io vi predico quello che vivo, e vivo ciò di cui io vi predico" e conoscendolo da ormai sette anni, so che dice la verità. Altra cosa che devo riconoscere davanti a Dio è che quest'uomo da’ molto per il gregge che Dio gli ha affidato, riuscendo a trovare sempre il tempo per seguire tutti ad uno ad uno, rimanendo tantissime volte nella casa di Dio fino a dopo lo ore 24 e di questo ne siamo tutti testimoni. Essendo una persona che sta di continuo ai piedi di Dio nella preghiera, nella consacrazione, e nella santificazione, Dio gli rivela le parole giuste da dire ad ognuno di noi per ravvederci, riprenderci e guidarci per la giusta via. Di questo ringraziamo tutti grandemente il nostro Dio per averci affidati a questo Suo servo. Tornando alla coppia Vincenzo e Francesca, devo dire che tante sono state le riprensioni e gli ammodellamenti che Dio ha operato in noi attraverso quest'uomo, il quale attraverso lo Spirito Santo, ha trovato sempre le giuste parole in ogni occasione per riportarci nuovamente nella via tracciata da Dio per la salvezza delle anime nostre. Oggi nel compimento del nostro 25° anniversario di matrimonio, tutta la mia famiglia ringrazia il Signore che ci ha innestato in questo ministerio, perché per noi è stato l'albero che ha portato molto buon frutto e dopo sette anni che frequentiamo la casa di Dio qui a Napoli, siamo tutti e quattro, io mia moglie e i miei due figli, scesi nelle acque battesimali ed abbiamo tutti e quattro ricevuto il battesimo dello Spirito Santo, a Dio sia Tutta la gloria. Vogliamo servire tutti i giorni della nostra vita il nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, perchè Lui solo ha dato la Sua vita per la salvezza delle nostre anime. La nostra unica speranza è che nel giorno che Lui stesso ha stabilito, ci rivedremo tutti insieme nella nuova Gerusalemme uniti al nostro Dio per vivere insieme a Lui per tutta L'eternità.
Dio ci benedica F.llo V. Scala