TESTIMONIANZA
Quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e i suoi desideri.
Galati 5:24
Mi chiamo Carmela Canò anche se nella Casa del Signore tutti mi conoscono come Carmela Morlando dal cognome del mio compagno. Voglio raccontare a tutti, sia ai miei fratelli nel Signore, sia a quelli di fuori ciò che il Signore ha fatto per me. Egli ha fatto cose grandi e meravigliose che molti di voi conoscono, ma altre che nessuno ancora conosce perché non ho avuto mai il coraggio di testimoniarle per la vergogna che provavo. Ma proprio per vergogna mi voglio liberare perché da un po di tempo il Signore me le fa ricordare facendomi passare nella mente la mia vita prima di incontrarlo attraverso il mio amato Pastore Frat. Salvatore Fiorino.
Ricordo che un giorno lo incontrai a casa della sorella di mia madre e appena lo sentii parlare del Signore scoppiai in un pianto ininterrotto, una sensazione che fino a quel momento non avevo mai provato, di liberazione, di sostegno, di amore che soltanto dopo ho compreso, guardando nei suoi occhi mentre emanavano una luce soprannaturale, di grandiosa soggezione per me così piccola, per lo suo grande timore verso il Signore.
Il Signore aveva preparato per me una grande attrazione verso di sé compungendomi di peccato, di giustizia e di giudizio. Prima di quel momento neppure lontanamente mi sorgeva il pensiero che avessi peccato nei confronti di Dio e degli uomini, perché tutto mi sembrava lecito perché il nemico di Dio e delle anime ci maschera dietro il peccato, e ci allontana dal nostro Padre Celeste; ma Egli che ci ha amati per Primo, mi ha tratta dal pantano fangoso e da quella fossa per salvarmi in tempo, in un momento di grande disperazione per la mia casa, la mia vita, la mia famiglia. Ricordo che già nella tenera età di dodici anni il diavolo stava legando la mia mente con i suoi dardi infuocati e mi aveva legata a lui attraverso la mania di conoscere il mio futuro, ero attirata verso la cartomanzia e i tarocchi. Seguivo le trasmissioni televisive di maghi, fattucchieri e gli telefonavo di nascosto da mia madre per conoscere che cosa ne sarebbe stato di me nell’epoca futura, non sapendo che solo Gesù è padrone dei nostri giorni, ma nella mia ignoranza e nella mia separazione da Dio volevo accelerare i tempi. Volevo sapere se mi fossi sposata, se avessi avuto figli e man mano che crescevo aumentava forte dentro di me questo desiderio fino al punto, di voler imparare io stessa a farmi le carte e a farle agli altri per gloriarmi di una gloria che apparteneva a satana. Passavano gli anni e nella mia mente nacque un altro desiderio che è quello di rubare, ma non per arricchirmi, perché neanche ci pensavo, ma soltanto per un senso di sfida, per appagare la mia insicurezza, la mia insoddisfazione personale, per dimostrare a me stessa di essere forte.
Ricordo che entravo nei supermercati, nei negozi e non uscivo mai senza aver rubato qualcosa, anche se non mi serviva essendo di pochissimo valore, ma ero stata così brava a farlo al punto di non essere scoperta ne dai titolari, ne dalle cassiere.
Il Signore ha avuto pietà di me e dell’anima mia mettendo sulla mia strada L’Uomo di Dio il mio Pastore, nel periodo di piena disperazione, di bestemmia verso il mio Creatore e di depressione. La sindrome di cui soffrivo era quella di “CLEPTOMANIA”, ho sentito veramente che la mano del Signore mi ha tratta fuori dal peccato che mi aveva incatenato anche se nell’apparenza sembravo una ragazza felice solo perché i miei genitori mi avevano fatta crescere nell’amore, facendomi studiare per conseguire il diploma di infermiera pediatrica. Ma nel mio cuore c’era un vuoto che soltanto il Signore ha colmato venendo ad abitare dentro di me. Oggi sono sposata e ho tre piccoli gioielli che conoscono la grazia di Dio il quale ci ha fatti partecipi di molti benefici, ma ogni cosa l’ho raccontata per la gloria di Dio essendogli grata per come attraverso quegli occhi infuocati d’amore e di tenerezza mi ha catturata nella sua trappola d’amore.
Sorella Carmela Morlando