PORTE APERTE NEWS MAIL - 3 agosto 2007
Afghanistan: L'ostaggio ucciso voleva
servire gli afgani
L'ostaggio coreano ucciso lunedė 30 luglio dai talebani in Afghanistan ha
sacrificato il suo tempo, il suo lavoro e persino la sua vita per aiutare i
bisognosi di questo paese. Shim Sung Min, 29 anni, era andato in Afghanistan con
un gruppo di 23 membri della sua congragazione in Corea del Sud. Avevano tutti
un profondo desiderio di dimostrare la loro fede.
Spinto dai bisogni dei poveri contadini coreani, Shim decise di lasciare il suo
lavoro e conseguire un dottorato in agronomia. Un membro della chiesa
presbiteriana Sammul ha dichiarato all'agenzia Compass che lui cercava sempre di
aiutare tutti e ha deciso di andare in Afghanistan proprio per aiutare la gente.
Il portavoce dei talebani ieri ha minacciato di uccidere altri ostaggi se il
governo continua ad opporsi al rilascio dei talebani prigionieri, ma i leader
talebani pių tardi hanno confermato che nessuno degli ostaggi č stato ferito. In
risposta alle numerose critiche, purtroppo espresse verso i collaboratori della
missione coreana, un afgano convertito al cristianesimo ha espresso la sua
gratitudine per il loro servizio e ha dichiarato all'agenzia Compass: "Grazie
per averlo reso noto, non dimenticate l'Afghanistan!"
Pregate:
a.. Pregate per le famiglie dei due ostaggi uccisi
b.. Pregate anche per gli altri ostaggi, che siano rilasciati al pių presto