PORTE APERTE NEWS MAIL - 30 marzo2008
India: I cristiani presi di mira da una
nuova legge
Una legge anti-conversione è stata adottata il 20 marzo anche nello stato del
Rajasthan.
" Non potremo più pronunciare il nome di Dio nelle preghiere in pubblico senza
rischiare l'accusa di voler forzare la gente a convertirsi" denuncia John
Matthew, pastore della Missione Internazionale Emmanuel, una associazione
cristiana che gestisce una scuola, un ospedale e un orfanotrofio. Da una decina
di anni si assiste a una escalation di persecuzioni anti-cristiane in India.
Sono state bruciate chiese ed espulse intere famiglie da villaggi, solo perché
si sono convertite al cristianesimo.
Verso la fine dell'anno scorso, lo stato di Orissa, è stato segnato da terribili
attacchi contro i cristiani. Il 23 marzo 2008 almeno due chiese evangeliche sono
state attaccate nello stato di Karnataka. Gli estremisti indù hanno picchiato il
pastore e i credenti durante il culto accusandoli di aver forzato gli indù a
convertirsi.
Le leggi anti-conversione colpiscono direttamente le associazioni e le chiese
cristiane che svolgono una azione sociale ed educativa molto importante in
India. Queste leggi sono state già votate negli stati di Madhya Pradesh,
Chhattisgarh, Orissa, Himachal Pradesh, Gujarat e Arunachal (in questi ultimi
due stati sono in sospeso).
I cristiani sono così perseguitati in India perché il messaggio del Vangelo
tocca particolarmente i più poveri nella società. Quando i membri delle caste
più basse si convertono, trovano una nuova dignità che mette in pericolo uno dei
pilastri della società indiana: il sistema profondamente ingiusto delle caste.
Soggetti di preghiera:
· Ringraziate Dio per il coraggio e l'impegno dei cristiani che permettono ai
più poveri di trovare una nuova identità in Cristo.
· Preghiamo per questi nuovi credenti.
· Preghiamo che il Vangelo continui a essere predicato nel paese.