PORTE APERTE NEWS MAIL - 1 febbraio 2008
Gaza: I cristiani vivono sotto una continua tensione
Dal giorno dell'omicidio del gestore della libreria cristiana di Gaza, Rami
Ayyad, avvenuta il 7 ottobre scorso, la minoranza cristiana di Gaza vive in un
clima di palpabile paura. Diverse famiglie cristiane sono state evacuate perché
minacciate di morte dai militanti islamici. Altri cristiani sono scappati o
stanno cercando di scappare visto il progressivo deteriorarsi delle condizioni
di vita a Gaza.Rami Ayyad, 30 anni, ha lasciato due figli piccoli e la moglie,
Pauline, incinta. All'inizio di gennaio, Pauline, i suoi due figli George e
Wisam e la sua famiglia allargata hanno fatto ritorno a Gaza, dove hanno
ritrovato i collaboratori della Società Biblica Palestinese. Pauline ha
programmato il parto cesareo per la prima metà di febbraio, ma sono in aumento
la violenza e il caos a Gaza, scarseggiano anche il cibo e le medicine. Anche
l'energia elettrica è intermittente e ciò rende gli ospedali non affidabili.
Nonostante abbiano i generatori, spesso per carenza di carburante non sono
operativi.
Hanna Massad, il pastore della Chiesa Battista di Gaza, è uno dei cristiani
temporaneamente non residenti a Gaza. Diverse volte ha tentato di rietrarvi la
domenica mattina per predicare in chiesa, ma alla frontiera gli è sempre stato
negato l'accesso.
Punti di preghiera:
· Pregate per la decisione che Pauline e chi le sta vicino dovranno prendere in
merito al parto e pregate affinché il bambino sia sano.
· Pregate per la sicurezza dei credenti che vivono a Gaza.
· Pregate affinché il pastore Massad possa tornare a Gaza.